Reeve Philip - Macchine mortali 03 - 2005 - Congegni infernali by Reeve Philip

Reeve Philip - Macchine mortali 03 - 2005 - Congegni infernali by Reeve Philip

autore:Reeve Philip [Reeve Philip]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, General
ISBN: 9788852096112
Google: xfWdDwAAQBAJ
Amazon: B07TC962YH
editore: MONDADORI
pubblicato: 2019-07-15T22:00:00+00:00


21

Un gabbiano in volo

Quel pomeriggio, tra la fine del pranzo e l’inizio dei preparativi per la cena, Wren attraversò il giardino della cucina e andò dietro al Padiglione per osservare una squadriglia di Flying Ferrets che partiva per un pattugliamento. I Ferrets avevano allestito una pista provvisoria in quell’area poco utilizzata, e Wren ormai riconosceva a colpo d’occhio gran parte dei mezzi che stavano uscendo dai rispettivi hangar: la Mutande di pizzo e la Colomba di roccia, la Biscotto secco e la JMW Turner Overdrive. Il personale di terra li sistemò nelle catapulte di tela a molla e li spedì oltre la piattaforma, mentre i piloti accendevano i motori sperando che le ali catturassero un alito di vento per non cadere nel mare scuro oltre la poppa di Brighton.

Wren, appoggiata al corrimano all’estremità del giardino, osservò un Ferret dopo l’altro che si impennava nel cielo per poi sfrecciare sui tetti, compiendo acrobazie spericolate e lasciandosi dietro scie di fumo verde e viola. Si era già goduta uno spettacolo del genere, ma quel giorno la sua nostalgia peggiorò: avrebbe tanto voluto raccontare al padre delle macchine dei Ferrets.

Dietro all’aerodromo si ergeva una collinetta smussata color rame, protetta da un bosco di cipressi. Wren l’aveva notata ma non l’aveva mai guardata bene, pensando si trattasse dell’ennesima scultura astratta che decorava la vegetazione di Settimo Cielo, comprata da Pennyroyal per far felici i sostenitori che vivevano nel Quartiere degli artisti. Non avendo di meglio da fare, si incamminò in quella direzione. Avvicinandosi, si rese conto che era un edificio dalle enormi porte ricurve a un’estremità e una pavimentazione esterna di metallo a forma di ventaglio. Le rotondità ramate delle pareti e del tetto erano punteggiate di aculei che facevano somigliare la costruzione a un grande pesce palla seduto sull’erba. Da un lato spuntava una sottile scala esterna, e Wren la salì per sbirciare da una finestra in alto.

All’interno, nella penombra, si trovava un aeroyacht così affusolato e lucido che persino lei, che di quei mezzi sapeva ben poco, capì che doveva valere una fortuna.

«Quella è la Peewit» disse una voce amichevole alle sue spalle. Cynthia era in fondo alle scale. «Ti ho cercata dappertutto, Wren» aggiunse. «Sto andando all’altarino casalingo, devo assolutamente offrire un sacrificio alla dea della Bellezza perché voglio dimagrire in tempo per il Festival della Luna. Vieni con me, magari puoi chiederle di fare qualcosa per i tuoi brufoli.»

Ma Wren era più interessata agli yacht che all’acne e si voltò di nuovo verso la finestra. «La Peewit… è di Pennyroyal?»

«Certo.» Cynthia salì qualche gradino. «È una Serapis Moonshadow serie IV, molto raffinata. Ma il Sindaco ormai non la usa quasi più. La tiene in ordine e piena di gas, ma vola solo quando Boo-Boo va a fare shopping a bordo di un’altra città.»

«Il Sindaco non la userà nella Regata del Festival della Luna?»

«No, no. Ha un’aeronave vintage ormeggiata giù a Brighton e farà volare quella. Orla Twombley sarà la sua copilota. Aprirà la Parata delle aeronavi d’epoca e ci sarà



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